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Elisabetta Brighi e Fabio Petito, Il Mediterraneo nelle relazioni internazionali

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Il Mediterraneo nelle relazioni internazionali
a cura di
Elisabetta Brighi e Fabio Petito

pagine 215
€ 20,00

Edizioni Vita e Pensiero
Collana Relazioni internazionali e Scienza politica

Elisabetta Brighi insegna Politiche Estere Comparate all’Univesità Cattolica di Milano ed è stata Junior Research Fellow di Relazioni Internazionali a Exeter College, Università di Oxford. Ha curato il libro Pragmatism in International Relations (2008).

Fabio Petito insegna Relazioni Internazionali all’Univesità di Sussex e all’Università di Napoli ‘L’Orientale’. Ha curato Ritorno dall’esilio: la religione nelle relazioni internazionali (2006) e Civilizational Dialogue and World Order (2009).

Presentazione
Culla di civiltà e crogiolo di culture, il Mediterraneo ha da sempre costituito un’arena di incontro e il luogo di genesi di processi storico-politici in grado di influenzare lo sviluppo di Oriente ed Occidente. Oggi più che mai questa area è tornata ad essere uno dei grandi “scacchieri” delle relazioni internazionali contemporanee. Il Mediterraneo vive oggi un processo di ridefinizione strategica il cui risultato non è ancora chiaro; e questo proprio nel momento in cui, anche alla luce dei mutamenti nel contesto internazionale del dopo 11/9, diventa sempre più un crocevia in cui i principali attori della politica mondiale definiscono interessi, identità e politiche.

Questa collezione di saggi muove dall’assunto che sia utile analizzare la politica internazionale del Mediterraneo alla luce dei due grandi progetti politici di ridefinizione dello spazio Mediterraneo oggi sul tavolo: da un lato, l’idea europea di una regione Euro-mediterranea e, dall’altro, l’idea statunitense di un Grande Medio Oriente. Gli autori dei saggi, accreditati specialisti arabi, europei e americani di relazioni internazionali, sono stati incoraggiati ad esprimere la propria analisi in maniera audace e allo stesso tempo scevra da eccessivi tecnicismi accademici, con l’obiettivo di produrre un quadro che possa essere uno stimolo, anche provocatorio, al dibattito intellettuale e politico sul futuro del Mediterraneo in un momento in cui questo tema assume sempre più rilevanza anche nell’agenda politica nazionale.

INDICE

Informazioni sugli autori

Ringraziamenti

Introduzione: il Mediterraneo nelle relazioni internazionali tra Euro-mediterraneo e Grande Medio Oriente (Elisabetta Brighi e Fabio Petito)

Parte Prima: Il Mediterraneo e il Medio Oriente nelle relazioni internazionali

Violenza politica e cambiamento democratico: la via “stretta” del Medio Oriente (Joseph Maïla)

Jihad globale, la ‘lunga guerra’ e la crisi della potenza americana (Fred Halliday)

Guerra, democrazia e eguaglianza tra gli stati: il Medio Oriente e il Mediterraneo (Alessandro Colombo)

L’Islam e la sfida della democrazia in Medio Oriente (John L. Esposito)

Parte Seconda: Occidente, Stati Uniti e Grande Medio Oriente

Il Mediterraneo nell’immaginazione europea: tre dialoghi dell’era moderna (Christopher Coker)

L’entropia dell’ordine mediorientale e l’ascesa dell’Iran come aspirante egemone regionale (Vittorio Emanuele Parsi)

La geopolitica dell’imperialismo contemporaneo e la regione del Mediterraneo e del Golfo (Samir Amin)

La percezione dell’Occidente nel mondo musulmano: globalizzazione, politica estera americana e riformismo islamico (Mark LeVine)

Parte Terza: Europa, Euro-Mediterraneo e Medio Oriente

Barcellona: inclusione nella diversità, di Alvaro de Vasconcelos

Tra Europa e Medio Oriente: geopolitica occasionale o incontro culturale? (Joseph Camilleri)

Il Mediterraneo e il Medio Oriente come priorità per la politica estera europea (Christopher Hill)

Il dibattito sulla promozione della democrazia: Grande Medio Oriente e processo di Barcellona (Roberto Aliboni)

Bibliografia

INFORMAZIONI SUGLI AUTORI

Roberto Aliboni è vice-Presidente dell’Istituto Affari Internazionali (IAI) di Roma, dove ricopre la carica di capo dell’unità di ricerca sul Mediterraneo e Medio Oriente.

Samir Amin, uno dei più noti pensatori neo-marxisti viventi, é direttore del Third World Forum in Dakar. Autore di più di 30 libri, ha scritto ampliamente sul Mondo Arabo e sulle relazioni internazional del Mediterraneo.

Elisabetta Brighi è Junior Research Fellow e Lecturer di Relazioni Internazionali a Exeter College, Università di Oxford. Ha recentemente curato, insieme ad Harry Bauer, il libro Pragmatism in International Relations (Londra: 2008).

Joseph Camilleri è professore di Relazioni Internazionali a La Trobe University, Australia, e autore e curatore di numerosi volumi sulle relazioni Nord-Sud, la global governance e le organizzazioni internazionali quali, più recentemente, Asia-Pacific Geopolitics: Hegemony versus Human Security (2007) e Democratising Global Governance (2003).

Christopher Coker è professore di Relazioni Internazionali alla London School of Economics. Autore di una decina di volumi, è noto per i suoi recenti studi sull’Occidente e sulla trasformazione dell guerra.

Alessandro Colombo è professore di Relazioni Internazionali presso l’Università Statale di Milano e Senior Research Fellow presso l’ISPI a Milano.

John L. Esposito è Professore di Religione e affari internazionali e è direttore fondatore del Center for Muslim-Christian Understanding, presso l’Università di Georgetown. Noto commentatore sull’Islam politico, è direttore capo dell’Oxford Encyclopedia of the Modern Islamic World. John L. e autore di Unholy War: Terror in the Name of Islam (2002) e Islam and Democracy (1997).

Fred Halliday è Professore di Relazioni Internazionali alla London School of Economics. È autore di quattordici libri tra cui: Two Hours That Shook the World (2001); Nation and Religion in the Middle East (2000); Revolution and World Politics (1999); Islam and the Myth of Confrontation (1995), e noto commentatore televisivo per le questioni del Medio Oriente.

Christopher Hill è direttore del Centre of International Studies all’Università di Cambridge dove è titolare della cattedra ‘Sir Patrick Sheehy’ di Relazioni Internazionali. Ha curato e scritto numerosi volumi, tra cui The Changing Character of Foreign Policy (2003) e International Relations and the European Union (2005).

Mark LeVine é Professore di Modern Middle Eastern History, Culture and Islamic Studies presso l’Universitá di California, Irvine. Recentemente ha pubblicato Overthrowing Geography: Jaffa, Tel Aviv and the Struggle for Palestine (2005) e Why They Don’t Hate Us: Lifting the Veil on the Axis of Evil (2005)

Joseph Maïla é direttore del Centre de Recherche sur la Paix dell’ Institut Catholique de Paris, università di cui é stato anche rettore e membro del comitato editoriale della rivista Esprit. Specialista del Medio Oriente, tra le sue opere ricordiamo The Document of National Understanding: A Commentary (Oxford: 1992) sugli accordi di Taef e recentemente insieme a Mohamed Arkoun De Manhattan à Bagdad, au-delà du Bien et du Mal (Desclée de Brouwer, 2003)

Vittorio Emanuele Parsi è professore di Relazioni Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano ed è autore di numerosi saggi, tra i quali L’alleanza inevitabile: Europa e Stati Uniti oltre l’Iraq (Milano: 2006).

Fabio Petito è Lecturer di Relazioni Internazionali all’Univesità del Sussex e insegna Relazioni Internazionali all’Università di Napoli ‘L’Orientale’. Ha curato, insieme a Pavlos Hatzopolous e per i tipi di Vita e Pensiero, il volume Ritorno dall’esilio: la religione nelle relazioni internazionali (2006) e più recentemente, assieme a Louiza Odysseus, il volume The International Political Thought of Carl Schmitt: Terror, liberal war and the crisis of global order (2007).

Alvaro de Vasconcelos é direttore dell’Istituto di Studi Strategici e Internazionali di Lisbona e segretario generale di EuroMeSco la rete di istituti di politica estera e di centri di studi strategici dello spazio Euro-Mediterraneo. É stato il cordinatore del rapporto EuroMeSco in occasione del decennale del Partenariato Euro-Mediterraneo.

RINGRAZIAMENTI
Il volume è il risultato di un ciclo di conferenze tenutesi tra il 2004 e il 2006 e organizzate dall’Università degli Studi di Napoli ‘L’Orientale’ e la Fondazione Laboratorio Mediterraneo in occasione del decennale del Partenariato Euro-Mediterraneo. I ringraziamenti più sentiti sono per una serie di persone che hanno reso questo progetto possibile: Franco Mazzei e Massimo Galluppi che hanno investito in prima persona in questo pregetto dispensando generosamente consigli, sostegno e contributo intellettuale; Giovanni Cioffi che si è occupato con competenza e attenzione della traduzione dei capitoli che ci sono pervenuti in lingua straniera, dapprima come ‘studente modello’ assistendoci anche nei primi passi di questo progetto, poi come vero e proprio esperto delle relazioni internazionali del Mediterraneo; Andrea Gralenski, Manuela Di Trapani e Giusy Massa che con grande professionalità, una buona dose di pazienza e molto buon umore hanno garantito il successo delle conferenze alla base di questo volume, nonostante le molte difficoltà. Vogliamo anche ringraziare tutti i colleghi che hanno partecipato come conferenzieri o discussant in questa serie di incontri mediterranei arricchendoli con le loro riflessioni: Iain Chambers, Pasquale Ciriello, Pasquale Coppola, Francesca Corrao, Michael Cox, Matthew Evangelista, Salvatore Minolfi, Giacomo Luciani, Armando Salvatore, Riccardo Sessa e Danilo Zolo. Un ringraziamento particolare è riservato a Vittorio Emanuele Parsi curatore della collana che questo volume si onora di arrichire e l’editore di Vita e Pensiero Aurelio Mottola. Il loro impegno nello sviluppo di questa collana e la loro pazienza e resistenza ai nostri continui rinvii ci permettono oggi di mettere questi contributi a disposizione del dibattito accademico e politico, nello spirito e nella speranza di un futuro più pacifico e prospero per questa bellissima ma travagliata regione del mondo, il Mediterraneo. Infine, questo volume è dedicato agli studenti dell’Università degli Studi di Napoli ‘L’Orientale’, la cui passione e interesse ha reso tutto questo possible e gradevole, e nella speranza che possano un giorno contribuire ad un futuro migliore per Napoli, il Mezzogiorno e il Mediterraneo.

Fabio Petito, Londra
Elisabetta Brighi, Oxford
Febbraio 2009

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